Qualcuno ha mai fatto il calcolo delle perdite per evaporazione, in peso, dell’acetone, durante una giornata lavorativa?
Noi la abbiamo fatto, e vi sorprenderà sapere quanto pochi grammi di questo prodotto, sviluppino una notevole quantità di gas (vapore) dannoso per l’ambiente e per l’uomo (COV). E parliamo solo di perdite per evaporazione, non di quanto acetone effettivamente evapora durante l’uso.
Abbiamo fatto questo test di valutazione perdite, ad una temperatura ambiente di 20°C, quindi potete ben immaginare che con le temperature estive, il dato da noi rilevato sarà sicuramente maggiore.
Vedi i videotest dove abbiamo messo a confronto le perdite per evaporazione dell’acetone vs nostri solventi sostitutivi.
In un tempo di 15 minuti, alla temperatura ambiente di 20°C, si perdono circa 250 mg di prodotto.
Quindi, in 1 h si perde 1 gr di acetone, che corrisponde a 1.26 ml
1 gr di acetone, a temperatura ambiente, produce approssimativamente 0.569 litri di gas (vapore).
Se lasciassimo il nostro beker con l’acetone esposto all’aria per 8 h di lavoro, perderemmo 8 gr di acetone, che corrispondono a 10.08 ml. 8 gr di acetone producono 4.552 litri di gas (vapore).
Questi 4.55 litri, sono tutti COV che si emettono in atmosfera senza fare nessuna operazione di pulizia!
1 gr di acetone, sviluppa una quantità variabile di COV (Composti Organici Volatili) a seconda della temperatura e della pressione. A temperatura ambiente (circa 20°C), l’acetone evapora completamente, rilasciando tutti i suoi composti volatili nell’aria. Non esiste un valore preciso di COV emessi in termini di grammi, ma si può dire che 1 grammo di acetone corrisponde a 1 grammo di COV, poiché l’acetone stesso è un COV.
I composti organici volatili (COV) sono sostanze chimiche che evaporano facilmente a temperatura ambiente, rilasciando gas nell’aria. Questi composti possono avere origine da diverse fonti, sia naturali che antropiche, e sono presenti in molti materiali e prodotti di uso comune. I COV possono avere effetti negativi sulla salute umana e sull’ambiente, contribuendo all’inquinamento atmosferico e alla formazione di ozono e particolato fine.
Cosa fanno i COV?
Inquinamento atmosferico:
I COV, insieme agli ossidi di azoto, contribuiscono alla formazione di ozono e PM2.5, i principali componenti dello smog, sia all’esterno che all’interno.
Danni alla salute:
L’esposizione a COV può causare irritazione agli occhi, al naso e alla gola, mal di testa, nausea e, in alcuni casi, problemi più seri come danni al sistema nervoso, reazioni allergiche e, a lungo termine, potenziali effetti cancerogeni.
Danni alle piante:
La formazione di ozono, a sua volta, può danneggiare le piante, riducendo la resa dei raccolti e aumentando la loro suscettibilità alle malattie.
Effetto serra:
Alcuni COV, come il metano, contribuiscono all’effetto serra e al cambiamento climatico.
Principali Fonti di COV?
Industria:
Processi industriali, come la produzione di vernici, stampa, fabbricazione di calzature, lavorazione del legno e produzione farmaceutica.
Trasporti:
Emissioni di veicoli e combustibili sono un’altra fonte importante di COV.
Come ridurre l’impatto dei COV?
Prodotti a basso contenuto di COV:
Scegliere prodotti, con certificazioni di basse emissioni di COV.
Gestione dei rifiuti:
Smaltire correttamente i rifiuti che contengono COV, evitando di bruciarli o di disperderli nell’ambiente.
Riduzione delle emissioni industriali:
Adottare misure per ridurre le emissioni di COV nelle attività industriali, come l’installazione di sistemi di abbattimento e la sostituzione di solventi dannosi.

